La scultura lignea fu trasferita, a seguito degli eventi sismici del ‘700 dalla chiesa di Santa Maria dell’Impollata (vicino alla polla, la sorgente) nella Chiesa di Sant’Andrea. L’intervento è stato realizzato grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia di Macerata su volontà del Museo dell’Arte Recuperata di San Severino Marche, che accoglie numerose opere dei luoghi delle Marche colpiti dagli eventi sismici.
È opera di un maestro marchigiano, di cui non si conosce molto sulle sue opere, per l’appunto denominato Maestro dell’Impollata, sembra che dell’opera ne esistano altre due copie: una in Germania di proprietà privata e l’altra a Parigi. La scultura è completamente intagliata in ogni sua parte e la superficie è preparata per accogliere la pittura e la doratura a foglia con la tradizionale incamottatura della tela a gesso e colla. L’ultimo intervento sull’opera risaliva al 1965, tuttavia le uscite processionali ne avevano ulteriormente compromesso l’integrità, tanto che ne hanno fatta eseguire una copia esatta dallo scultore Carl Moroder.
Alcune porzioni della scultura, mutile da molto tempo, non potranno essere ricostruite, quali le braccia del Bambino e le dita della Vergine. Con il nostro intervento di restauro della scultura lignea, abbiamo posto riparo al progredire di alcune forme di fessurazione e deadesione ed abbiamo cercato di restituire l’omogeneità della pellicola pittorica. È stato fondamentale eseguire un complesso intervento di pulitura strato per strato e zona per zona, rimuovendo diversi spessori filmogeni, sotto la continua osservazione a fluorescenza UV.
Il restauro pittorico delle numerose lacune ha interessato tutte le lacune che erano estese circa il settanta percento della superficie.
I dettagli figurativi e decorativi denotano molta sensibilità da parte dell’artista, oltre ai tratti delicati e perfettamente intagliati del volto della Vergine e di Gesù Bambino, mostra una particolare volontà di impreziosire l’opera d’arte la presenza di foglie di vite, che sono dorate a foglia su bolo rosso, incise nei contorni e punzonate all’interno per rendere vibrante ed aerea la superficie.