Ci troviamo presso il Santuario Beata Vergine Addolorata di Campocavallo, risalente al 1892. L’architetto Costantini nella pubblicazione dell'”Eco” del 1906 descrive il suo lavoro ispirato all’arte lombarda, «con ricordi del Quattrocento e accenni di arte gotica e magari altro» e aggiunge riguardo le decorazioni murali: «di pittura, per ora non abbiamo proprio nulla: poche tinte bianche e giallastre aiutano il movimento architettonico nell’interno, e all’esterno tutto a sasso nudo». Pertanto sono poco più tarde le decorazioni a tempera delle Cappelline laterali – della Cappella del Crocifisso, della Cappella della Fonte Battesimale e della Cappella del Prodigio- fatte in seguito coprire da una mano di bianco. Il restauro dei dipinti murali eseguiti a tempera ha previsto un attento lavoro di descialbo. Durante questa fase non è possibile recuperare integralmente la decorazione per questioni di scarsa coesione ed adesione della pittura a tempera, rispetto alla pittura bianca di scialbo. Pertanto il ritocco pittorico è stato fondamentale per conferire l’idea della decorazione originale.
Cappelle laterali
ArtistaignotoPeriodoXX sec.TecnicaTemperaCollocazioneSantuario Beata Vergine Addolorata di Campocavallo (AN)Anno restauro2018Share