Pronti per il Natale? Spesso la committenza richiede il nostro intervento di restauro in occasione di ricorrenze specifiche.
L’opera d’arte in questione non era mai sta ta restaurata e siamo stati i primi a spostarla dall’altare per cui è stata realizzata, un’emozione come poche, che ha condotto la metodologia di restauro verso scelte conservative mirate!
Abbiamo potuto cogliere dettagli esecutivi così come erano stati r ealizzati dall’artista, quali la firma sul retro della tela, l’accostamento di tre tele con cucitura a sopraggitto, la scelta cromatica inalterata e l’accurata esecuzione pittorica.
Troviamo la sua firma su una roccia in basso a sinistra, “Nicola Amatorius dipinse nel 1639”; ed ancora in basso a destra si nota lo stemma e l’iscrizione del committente, “Floriano Marco fece fare”.
Le variazioni termoigrometriche, la ruggine dei chiodi ed il telaio non estensibile ne hanno compromesso il tensionamento, ha compensato la qualità del tessuto di supporto che abbiamo conservato nella sua originalità.
Ci siamo limitati a ren dere il telaio estensibile, ritensionare la tela con lo striplining dei bordi, pulire la superficie dallo sporco e dalle deiezioni dei volatili, risarcire puntualmente una piccola bruciatura di candela. Infine una leggera verniciatura a spruzzo ha consen tit o di rendere omogeneo l’aspetto dei colori nella massima reversibilità. Pochi ritocchi pittorici hanno interessato questo intervento di restauro.
Non si conosce molto su Nicola Amatorius ma osservando da vicino la sua pittura abbiamo potuto notare una mano sapiente e veloce nei dettagli calligrafici anche se meno attenta nelle proporzioni delle figure.
