L’Opera d’arte in questione è di collezione privata, è stata esposta al pubblico dopo il nostro restauro in occasione della mostra “Oro e colore nel cuore dell’Appennino. Allegretto Nuzi e il 300 a Fabriano” (2022), città di appartenenza in cui esercitò una grande influenza. Si tratta di un dipinto a tempera su tavola facente parte in origine del Trittico dell’altare maggiore della Cattedrale di San Venanzio. L’opera ha sempre sofferto condizioni conservative avverse, lo narrano anche i restauratori che nel 1967 ci hanno preceduto.
È stato il restauro pittorico il protagonista di questo intervento, dopo aver rimosso la vernice ossidata del vecchio restauro e aver consolidato i distacchi, abbiamo voluto ritoccare soltanto le lacune, conservando l’aspetto della pellicola pittorica attuale, già ampiamente compromessa da puliture e condizioni sfavorevoli.
Tra le tecniche di integrazione il restauro dei dipinti abbiamo scelto la selezione cromatica a tratteggio su lacune circoscritte per conferire continuità, differenziando l’area di ritocco pittorico, lasciando a preparazione quelle in cui erano coinvolte componenti figurative troppo abrase per accogliere un restauro pittorico, nel pieno rispetto di una materia pittorica originale ed antica!